Il curioso titolo, Aperto, che è stato scelto per il Bollettino del Gabinetto Disegni e Stampe della Pinacoteca Nazionale di Bologna, contiene la gran parte delle motivazioni che hanno portato alla decisione di realizzare una rivista, in particolare una rivista on-line.
La Pinacoteca di Bologna conserva una raccolta amplissima di disegni e di stampe già egregiamente portate a conoscenza del pubblico nel corso degli ultimi decenni, ma nello stesso tempo nasconde una grande quantità di opere che attendono ancora di essere studiate. L’intenzione è quella di promuovere una serie di studi sistematici, portando all’attenzione degli studiosi disegni e stampe che rischiano di venire “dimenticati” all’interno del Museo.
L’apertura alla comunità scientifica, direttamente invitata ad approfondire temi o opere in collezione, sarà affiancata da nuove indagini sulla raccolta, di cui si inaugura in questa occasione una nuova fase di ricerca.
Il Gabinetto Disegni e Stampe custodisce infatti gli importanti volumi tradizionalmente identificati come “grande collezione” contenenti una ricchissima raccolta di stampe, frutto della fusione a fine Settecento delle principali acquisizioni del secolo, in primis la donazione di Benedetto XIV Lambertini e l’acquisto della collezione di Ludovico Savioli. Per diverse traversie che vengono ripercorse nel primo numero della rivista, la raccolta è stata in gran parte smembrata nel corso dell’Ottocento, con tagli che hanno estrapolato, e dunque estraniato dal contesto, una grande quantità di stampe.
Ogni numero della rivista conterrà la ricostruzione di uno degli 81 volumi della “grande collezione”, con la doppia finalità di rileggere una pagina perduta della storia del collezionismo e di studiare via via, presentandole al pubblico, le stampe presenti in Pinacoteca. Un’edizione annuale a stampa di questa portata – si consideri che alcuni volumi contenevano più di cinquecento opere – sarebbe assolutamente utopistica, mentre risulta affrontabile proprio sfruttando i vantaggi derivanti dalle nuove tecnologie.
Un’altra delle motivazioni che ha portato all’individuazione del titolo, è data dalla scelta di offrire nella rivista la massima apertura ai diversi approcci disciplinari. Oltre ad indagini storico artistiche, verranno ospitati saggi di storia della critica, di storia del costume, indagini biografiche, ricerche archivistiche, approfondimenti museografici, analisi scientifiche realizzate sulle opere, e via dicendo. Tutte le angolature disciplinari saranno pertanto ben accette.
Ogni numero conterrà diversi interventi, rivolti anche ad artisti “minori”, a volte sconosciuti dal punto di vista della produzione grafica, le cui opere presenti in collezione potranno essere messe a confronto con opere conservate in altri luoghi.
Largo spazio verrà dedicato allo studio delle stampe della collezione di grafica europea del Novecento di Luciana Tabarroni, acquistata dallo Stato nel 2002, un’amplissima finestra sulla grafica contemporanea che è andata ad affiancarsi egregiamente alla collezione antica. Sarà inoltre presente una sezione dedicata al rapporto con il territorio, ed una sezione dedicata a “Confronti” con opere non conservate al Gabinetto Disegni e Stampe, ma il cui studio potrà permettere nuove letture di stampe, di disegni, ma anche di dipinti, della Pinacoteca Nazionale. Non mancheranno, di anno in anno, resoconti su nuove acquisizioni, interventi di restauro particolarmente significativi, attività di catalogazione e via dicendo.
Non per ultimo, il titolo vuole venire a sottolineare, in un’epoca in cui le mancanze di risorse e la carenza di personale rendono concretamente sempre più difficile mantenere aperto al pubblico il Gabinetto Disegni e Stampe, come la sua funzione pubblica vada strenuamente difesa, sottolineando, come se ce ne fosse ancora bisogno, come questi luoghi di cultura, certo al di fuori dei grandi circuiti di massa, costituiscano un patrimonio imprescindibile ed una fonte inesauribile per la comprensione della cultura non solo italiana, ma europea.